Tendinopatia prossimale degli ischiocrurali. Cause, sintomi e trattamento.

Introduzione

La tendinopatia prossimale degli ischiocrurali (PHT, Proximal Hamstring Tendinopathy) è una condizione dolorosa localizzata nella regione ischiatica, dove i tendini dei muscoli posteriori della coscia (bicipite femorale, semimembranoso e semitendinoso) si inseriscono sulla tuberosità ischiatica.
Si tratta di una patologia relativamente comune negli sportivi che praticano discipline di corsa, sprint, calcio, rugby, triathlon e trail running, ma può interessare anche soggetti non sportivi a causa di sedentarietà prolungata o alterazioni posturali.

L’incidenza non è facilmente stimabile, ma studi osservazionali riportano una prevalenza significativa negli sport di endurance e in atleti che eseguono gesti esplosivi ripetuti (PMID: 19218559).

Cause e fattori di rischio

La tendinopatia prossimale degli ischiocrurali è il risultato di un carico meccanico eccessivo sul tendine in condizioni di ridotta capacità di recupero. I principali fattori coinvolti sono (PMID: 20086362):

  • Sovraccarico funzionale: aumento improvviso di volume o intensità nello sport praticato
  • Forze eccentriche ripetute: sprint, cambi di direzione, salti
  • Ridotta forza dei glutei → sovraccarico compensatorio degli ischiocrurali
  • Posture prolungate sedute → compressione tendinea
  • Deficit di mobilità o di controllo neuromuscolare
  • Età e degenerazione tendinea (maggiore rigidità e ridotta capacità di riparazione)

Il dolore nella tendinopatia prossimale non è dovuto a un singolo processo infiammatorio acuto, ma a un rimodellamento disorganizzato del tessuto tendineo con:

  • Alterazioni nella matrice extracellulare
  • Neoangiogenesi e neoinnervazione
  • Alterata capacità di trasferire le forze muscolari

Sintomi e diagnosi

  • Dolore localizzato in regione glutea profonda, vicino alla tuberosità ischiatica
  • Dolore durante corsa, accelerazioni, sprint o anche seduta prolungata
  • Rigidità mattutina o dopo attività fisica intensa
  • Talvolta dolore riferito alla parte posteriore della coscia

Diagnosi clinica

  • Dolore evocato da contrazione ischiocrurali contro resistenza in posizione di flessione dell’anca
  • Palpazione dolorosa a livello della tuberosità ischiatica

Alcuni esami strumentali utili possono essere:

  • RMN utile nei casi cronici o per escludere lesioni tendinee acute
  • Ecografia può mostrare ispessimento o alterazioni strutturali, ma non sempre correla con i sintomi

Trattamento e riabilitazione

La prima lineea di intervento e spesso la più efficace, prevede l’utilizzo sinergico di esercizio terapeutico ed educazione del paziente. Possiamo suddividere l’approccio in step, equamente importanti

  1. Educazione e gestione del carico
    • Ridurre i movimenti che aggravano i sintomi (es. sprint, corsa in salita, stretching profondo degli ischiocrurali)
    • Evitare lunghi periodi seduti o adottare cuscini specifici
  2. Esercizio terapeutico
    • Focus su carichi progressivi (isometrici → concentrici → eccentrici → pliometrici)
    • Rinforzo specifico degli ischiocrurali in posizione di flessione d’anca
    • Rinforzo glutei e core per ridistribuire i carichi
  3. Tecniche complementari

Tra le metodologie di intervento complementari, troviamo la terapia manuale che può aiutare a diminuire la percezione del dolore e migliorare la funzionalità della zona. Tuttavia, è importante sottolineare, che la terapia manuale da sola non sostituisce il movimento e un programma specifico con esercizi.

Strategie poco efficaci

  • Stretching aggressivo (può peggiorare i sintomi per la compressione tendinea)
  • Riposo assoluto (porta a decondizionamento e peggioramento dei sintomi)

Esclusi primi giorni della fase acuta (solitamente 5-7gg) è fondamentale riprendere quanto prima con il movimento, introducendo esercizi di rinforzo specifici per ogni fase. Il decondizionamento progressivo dei tendini che si verifica con riposo prolungato genera recidive e tempi di guarigione molto lunghi, per questo è assolutamente da sconsigliare.

Prevenzione

  • Incremento graduale di volume/intensità
  • Inserimento costante di esercizi di forza per ischiocrurali e glutei
  • Lavoro eccentrico (es. Nordic Hamstring Exercise) come prevenzione di lesioni acute e tendinopatie

Il nordic hamstrings è un esercizio estremamente efficace nella prevenzione di questa condizione. Tuttavia, ponendo un carico elevato sulle strutture è da approcciare con molta gradualità e deve essere programmato consapevolmente all’interno della settimana per evitare un carico eccessivo (PMID: 25794868).

Conclusioni

La tendinopatia prossimale degli ischiocrurali è una patologia complessa, spesso cronica, che richiede un approccio basato su educazione, gestione del carico ed esercizio terapeutico progressivo.
Riposo, uso di antidolorifici/antinfiammatori o il semplice stretching non sono strategie efficaci.
Al contrario, un percorso ben strutturato di rinforzo muscolare e rieducazione funzionale è in grado di portare a un recupero stabile e alla riduzione del rischio di recidiva.

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